Santa Maria in Valvendra, Lovere

Settori:
2. Superfici decorate dell’architettura.

Le operazioni di restauro hanno interessato principalmente decorazioni a stucco e affreschi della Basilica di Santa Maria in Valvendra, risalenti principalmente al XVI secolo.

Per quanto riguarda le decorazioni a stucco, degno di nota è il doppio strato di decorazione a foglia d’oro; una più antica, tenace e resistente all’acqua, e una più recente, realizzata durante l’intervento del 1855, più sensibile all’acqua. Infatti, quest’ultima versava in avanzato stato di degrado, principalmente a causa dell’umidità. L’effetto era una frammentazione e distacco delle foglie, compresi gli strati di supporto, di vario spessore. Inoltre, efflorescenza saline erano presenti un po’ ovunque, insieme e depositi superficiali incoerenti.

Nelle porzioni affrescate era presente uno strato di arriccio a base di calce e granulometria piuttosto grossa. Gli artisti hanno riportato i testi decorativi utilizzando due tecniche diverse tra loro in riferimento alle zone da campire: nella cappella sono state dipinte direttamente le linee guida da seguire nella campitura a colore (sinopia) mentre nelle altre zone, con realizzazione di decorazioni meno dettagliate in aree di dimensioni più grandi, i bordi delle figure sono stati incisi con lo stilo (incisione). Inoltre, merita un commento il fatto che in molte zone erano difficilmente individuabili le giornate di lavoro, questo a dimostrazione dell’altissima abilità tecnica nella rapidità d’esecuzione degli artisti. In generale gli affreschi versavano in buono stato, gli unici danni gravi erano principalmente antropici (vecchi adesivi, fori, grappe metalliche); meno gravi, efflorescenze saline, micro-sollevamenti e decoesioni.

Le fasi del restauro, a seconda del tipo di supporto, sono state principalmente: desalinizzazione, prefissaggio, reintegro delle lacune, pulitura e stuccatura.